pag. 6 Indice Tanzania |
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La nostra guida si inoltra nella vegetazione, costituita soprattutto da piante erbacee alte anche un paio di metri, emettendo dei richiami; e finalmente, dopo aver percorso un tratto, troviamo diverse persone, sedute sotto la rada ombra di un'albero, sono proprio gli Hadzabe che stavamo cercando.
Gli Hadzabe si pensa che vivano in questa regione da quasi diecimila anni; sono di origine khoisan e parlano una caratteristica lingua a schiocchi che puo' essere accomunata a quella dei Sun del Sudafrica.
La nostra guida chiede loro una dimostrazione, come fanno ad accendere il fuoco, e difatti in pochi minuti ci riescono, usando la primitiva tecnica di sfregare due legni secchi.
Ci spostiamo quindi in una piccola radura vicina; qui ci fanno vedere come utilizzano i loro archi, decisamente efficaci per la caccia.
Ci fanno provare anche noi, pero' ci dimostriamo decisamente poco capaci; gli archi infatti sono assai difficili da tendere con maestria, e richiedono una forza considerevole.
Ci spostiamo quindi di poco in un'altra zona, attraversando sempre la tipica vegetazione erbacea, a tratti davvero fitta.
Qui, sotto la rada ombra di una pianta, troviamo alcune donne con dei bambini.
Insieme con alcuni uomini ritornano nella radura dove improvvisano per noi una danza, accompagnata da canti.
Hanno anche alcuni oggettini di artigianato, soprattutto piccole collane che vendono ai visitatori, e qualcuna ne compriamo anche noi.
Diamo quindi a loro una piccola mancia, e in compagnia del capo tribu' ritorniamo verso il nostro automezzo.
La zona e' davvero splendida, selvaggia e ricca di fascino, con i grandi baobab che fanno da cornice, e ci dispiace davvero lasciarla.
Ripercorriamo quindi di nuovo la pista sterrata, e quando siamo di nuovo in vista delle poche case del centro abitato, ci fermiamo per visitare un'altra tribu', quella dei Datoga, o almeno incontrare alcuni mebri di questa.
Ci accoglie il capo tribu', con un'abbigliamento piuttosto vario, tra il tradizionale ed il moderno, costituito anche da una leggera giacca a vento; infatti sebbene il sole sia piuttosto caldo, all'ombra si sta bene con qualche indumento piu' pesante. I Datoga sono allevatori e cacciatori, e anche fabbri.
Ci fanno visitare lo spoglio interno di una loro abitazione, fatta di fango e paglia, e qui una donna ci da' dimostrazione di come riesca a macinare dei cereali con una rudimentale macina a mano costituita da una pietra arrotondata.
Ritorniamo quindi all'esterno, e qui un ragazzo ci fa una sorprendente dimostrazione di metallurgia. Utilizzando dei semplici mantici a mano, fatti di pelli d'animali, riesce in poco tempo, con delle energiche stantuffate, a ravvivare molto il fuoco che covava sotto la cenere, costituito da alcune braci, a fondere alcuni trucioli di metallo, e quindi a versare il metallo fuso in uno stampo.
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