pag. 5 Indice Sicilia |
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giovedi' 10 agosto
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Proseguiamo ancora la visita passando in altri ambienti, tra questi un anticamera dell'apparta- mento padronale, con raffigurazioni mitologiche. Al centro si vede la lotta tra Eros, raffigurato come un bambino, e Pan, il dio patore raffigurato con le corna. Assistono alla scena Sileno, una figura mitologica molto diffusa nell'antichita', e altre figure alle spalle dei due protagonisti tra cui due fanciulli, alcune donne, forse la domina, e alcune Menadi, o Baccanti. Al centro in alto della scena, su di un tavolo, sono disposti i premi per il vincitore, alcune corone e rami di palma, e al suolo dei sacchetti di monete.
Proseguendo ancora giungiamo in un piccolo ambiente appartato, probabilmente una camera da letto degli appartamenti padronali. Qui si trova un altro dei mosaici famosi della villa, all'interno di un dodecano centrale, con la rappresenta- zione di due amanti, due giovani che si scambiano un bacio, variamente interpretati, anche come le figure mitologiche di Eros e Psiche.
Continuiamo ancora le visite e verso le ore 14 usciamo all'aperto, sotto un sole cocente e con una temperatura probabilemte vicina ai quaranta gradi. Per pranzo approfittiamo di un bar self-service proprio fuori l'ingresso del sito, con dei tavoli all'aperto, dove ci rifocilliamo e riposiamo un po', nonostante le temperature, alle quali tutto sommato ci siamo abituati.
Verso meta' pomeriggio, visto che abbiamo ancora del tempo, ci dirigiamo verso il paese di Piazza Armerina, distante solo pochi chilometri, e posteggiamo in prossimita' del centro storico, che sorge su di una collina. Il paese infatti e' noto, oltre che per la villa del Casale, anche per il suo centro storico medioevale, barocco e normanno, anche se molto molto meno frequentato del sito archeologico; ci avviamo quindi a piedi per le strette e pittoresche stradine in salita, quasi deserte comunque.
Dopo una passeggiata in salita, per fortuna all'ombra delle strette stradine, giungiamo nel punto piu' alto, dove sorge imponente la basilica cattedrale di Santa Maria Santissima delle Vittorie, con una cupola alta 66 metri. Visitiamo la grande chiesa che risale per la gran parte della struttura al '700, e poi ci intratteniamo un po' sulle panchine della bella piazza antistante per riposarci della lunga giornata. Ritorniamo quindi al nostro automezzo e ci avviamo per la lunga strada del ritorno, senza pero' rifare la pittoresca strada montagnosa dell'andata, vista l'ora gia' un po' tarda, ma dirigendoci verso la strada statale 192 che collega Enna a Catania, una discreta superstrada a doppia corsia e scorrimento veloce che ci consente di ridurre molto il tempo di percorrenza rispetto all'andata.
Il giorno seguente e' l'ultimo della nostra permanenza ad Avola, e per la mattinata ci dividiamo. Io cerco finalmente di poter visitare il museo archeologico di Siracusa, mentre gli altri si recano gia' di buon mattino sulla spiaggia.
In poco piu' di mezz'ora giungo quindi a Siracusa e finalmente riesco ad accedere al museo, che e' uno dei piu' importanti della Sicilia e dell'Italia intera per alcune esposizioni. Tra queste sicuramente il monetiere, situato in un caveux nel seminterrato, monetiere che espone molte meraviglie soprattutto del periodo magno-greco, una visione spettacolare per chi come me e' appassionato della materia.
Sono esposte su vetrine orizzontali ben illuminate molti capolavori dei maggiori artisti magno-greci del periodo, decadrammi, tetradrammi, monete auree, esemplari da sogno e dal valore inestimale. Sono anche esposti diversi tesoretti rinvenuti in piu' periodi, sia a Siracusa che in varie localita' siciliane, e anche di vari periodi tra cui spiccano quelli del periodo bizantino.
Terminata la visita del monetiere risalgo ai piani superiori, dove la quantita' e ricchezza di reperti esposti e' davvero notevole. Tra gli altri spiccano molti meravigliosi crateri attici a figure rosse, grandi vasi a volte con splendide raffigurazioni, che devono il loro nome al fatto che la tecnica di produzione di questo tipo di ceramica raggiunse la sua massima espressione nalla regione greca dell'Attica.
Proseguo quindi le visite alle numerose sale del museo, suddiviso in vari settori, Preistoria e protostoria, colonie greche, Siracusa in età arcaica, le colonie di Siracusa, Gela e Agrigento, Siracusa in età ellenistico romana, ecc. Le raccolte sono molto ricche e con esemplari a volte splendidi, come la statua raffigurante la coddetta Venere Landolina, dal nome dell'archeologo che la scopri' in citta' nell' ottocento. E' una copia romana di un originale greco, e comunque una splendida raffigurazione del corpo femminile idealizzato. Oggi le temperature sono ancora leggermente superiori ai giorni scorsi, in citta' sono previsti 40 gradi di massima, e l'impianto di condizionamento del museo fatica a rinfrescare le sale, ogni tanto faccio una sosta di riposo nella lunga visita. Verso le dodici e trenta finisco l'interessante visita e dopo una breve passeggiata nel giardino situato presso l'ingresso mi rifugio in un fresco locale poco distante per un veloce pranzo.
Riprendo quindi l'autovettura, bollente sotto il solleone, e in una mezz'oretta ritorno ad Avola, riuscendo a trovare fortunatamente un parcheggio all'ombra di un grande albero nei pressi della spiaggia che ormai conosciamo. Ritrovo gli altri e concludiamo quindi la giornata con un altro bel bagno.
Ritorniamo quindi in citta' presso la nostra sistemazione, e per cena ci rechiamo ancora nel locale gia' conosciuto le sere precedenti dove continuiamo a gustare i manicaretti soprattutto a base di pesce. Concludiamo quindi la serata con una passeggiata nelle tranquille vie circostanti, e ritorniamo nelle nostre camere per preparare le valigie dal momento che il giorno dopo ci dobbiamo spostare.
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