mercoledi' 9 agosto
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Visitiamo l'interno dove si
e' appena celebrato un matrimonio, con gli invitati rigorosamente in ghingheri
come si usa da queste parti. Ci intratteniamo ancora un po' in cima alla
scalinata, che per la sua posizione cosi' in alto consente ancora una bella
veduta di Modica, e quindi scendiamo a riprendere il nostro mezzo.
Non ritorniamo pero' subito ad
Avola, ma vista l'ora non troppo tarda decidiamo di recarci ancora presso la
zona di Capo Passero, l'estremita' meridionale della Sicilia, distante
da qui poco piu'
di una cinquantina di chilometri. Dopo un'oretta circa di percorso giungiamo
nella zona di Pachino, cittadina rinomata per le sue colture, e infatti
attraversiamo una zona dove si trovano serre agricole a decine e decine. Poco
dopo giungiamo nella zona di capo Passero e lasciato il nostro automezzo
percorriamo ancora alcune centinaia di metri a piedi avendo davanti l'isola
delle Correnti, una piccola isola distante solo poche centinaia di metri dalla
costa.
Poco dopo giungiamo nella zona di
capo Passero e lasciato il nostro automezzo percorriamo ancora alcune centinaia
di metri a piedi avendo davanti l'isola delle Correnti, una piccola isola
distante solo poche centinaia di metri dalla costa. Ci intratteniamo ancora un
poco mentre il sole sta tramontando, e quindi riprendiamo la strada per Avola e
la nostra pensione.
Per cena ci rechiamo presso la
piazza piu' grande di Avola, la bella piazza Umberto I, zona pedonale in questo
periodo. La piazza e' affollatissima di persone, e anche dopo cena ci
intratteniamo ancora un po'.
ll
mattino dopo, fatta colazione alla solita ora delle otto e trenta, partiamo
subito visto che oggi ci aspetta un lungo percorso e una giornata intensa. Ci
rechiamo infatti a visitare uno dei siti archeologici piu' importanti della
Sicilia e dell'Italia intera, la villa romana del Casale presso il paese
di Piazza Armerina. Il percorso e' piuttosto lungo, piu' di centocinquanta
chilometri, ma lo facciamo con calma, passando in parte anche su strade piu'
secondarie, ammirando cosi' anche diverse bellezze del territorio e del
paesaggio. Ad esempio passiamo accanto al paese di Vizzini, sui
monti Iblei, con bei panorami di coltivazioni di fichi d'India. La cittadina,
una delle piu' antiche della Sicilia, e' anche famosa perche' citta'
natale dello scrittore Giovanni Verga, e luogo di ambientazione di alcune delle
sue opere piu' importanti.
Proseguendo nel nostro percorso, ci
fermiamo ancora un attimo per qualche foto passando vicino alla cittadina di
Caltagirone, altro centro famoso di questa zona.
Verso mezzogiorno giungiamo quindi
nei pressi di Piazza Armerina e della zona, distante pochi chilometri, dove si trova la villa del
Casale. Il grande edificio, che in realta' doveva essere un palazzo imperiale, o
comunque appartenuto ad un prestigioso personaggio del quarto secolo, per la
grande ricchezza che lo caratterizza, e' famosissimo soprattutto per i
meravigliosi mosaici che si trovano in diversi ambienti.
Lasciamo la nostra vettura
nell'ampio parcheggio, sotto un sole caldissimo, ed entriamo nel complesso senza
fare code. La villa sorge in una zona caratterizzata da un leggero declivio
collinare, ed e' suddivisa in quattro nuclei, compreso un ingresso monumentale,
un corpo centrale e un complesso termale. Cominciamo quindi ad ammirare gli
splendidi mosaici realizzati sui pavimenti. Proprio nel vano che costituisce
l'ingresso privato alle terme, come nella foto qui sopra, al centro, e'
rappresentata la 'domina', accompagnata probabilmente dai due figli e da due
ancelle. Porta i capelli raccolti in un'acconciatura a elmo tipica dell'eta'
tetrarchica.
Il corpo centrale della villa e'
organizzato attorno ad una corte a peristilio quadrangolare, con un grande
porticato colonnato. L'intera superficie pavimentale del peristilio e' coperta
di mosaici suddivisi a riquadri, che rappresentano ben 160 protomi di animali
selvatici, racchiusi da corone di foglie d'alloro. Le immagini sono
rappresentate con grande realismo, leoni, elefanti, leopardi, cervi, ecc.
Continuiamo l'interessantis-sima
visita favorita dal fatto che e' stata costruita in tutti gli ambienti una
passerella sopraelevata che consente, dall'alto, l'osservazione ottimale dei
mosaici sul pavimento. Giungiamo cosi' nell'ambiente cosiddetto della 'piccola
caccia'. Si tratta di una stanza che mostra una ricca serie di scene di caccia,
rappresentate in modo estremamente realistico e vivace. I mosaici sono suddivisi
in vari registri, come la caccia al cinghiale rappresentata qui sopra, la caccia
alla volpe, il sacrificio campestre, la colazione all'aria aperta, ecc.
Giungiamo quindi nell'ambiante piu'
famoso di tutto il complesso, il grande corridoio cosi' detto la 'grande
caccia'. E' un ambiente piuttosto grande che celebra l'apoteosi del potere
attraverso la cattura di animali per i giochi dell'anfiteatro romano. Si tratta
di animali feroci ed esotici, rappresentati in luoghi come le province d'Africa,
con leopardi, rinoceronti, antilopi, ecc.; oppure in oriente, con bufali,
elefanti, tigri. E' quindi rappresentato l'imbarco e il trasporto di questi
animali verso Roma, con rappresentazioni sempre di grande realismo e vivacita'.
Continuiamo l'interessantissima
visita e giungiamo in un ambiente che rappresenta uno dei mosaici piu'
conosciuti, una stanza di servizio dell'appartamento padronale detta la 'stanza
delle palestrite. Sono rappresentata diverse fanciulle note anche come le
'ragazze in bikini'. In realta' indossano un leggero completo usato in genere
per le gare ginniche, costituito appunto da due pezzi di stoffa. Anche i
dettagli delle fanciulle, o atlete, sono curati, con rappresentazioni di
collane, orecchini e gioielli.
Indice Sicilia

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