pag. 8 Indice Namibia |
|
4 settembre, mercoledi'
|
La giornata di oggi e' dedicata ad una delle maggiori attrazioni della Namibia, le dune di Sossusvlei. Di buon mattino, dalla porta della casetta nella quale si trova la nostra camera, assistiamo al bellissimo sorgere del sole sulle dune fossili poco distanti, che cosi' assumono colori particolarmente vividi.
Prima destinazione di oggi e' Sesriem, la porta d'ingresso alla zona delle dune di Sossusvlei, che dista una sessantina di chilometri, i primi dei quali, come il pomeriggio precedente, con la strada in condizioni piuttosto precarie. Spesso ci sono molti piccoli solchi trasversali alla strada, probabilmente per il passaggio di mezzi piu' intenso della media in questa zona turistica, solchi che causano sobbalzi al nostro mezzo e fanno ridurre la velocita' a non piu' di 40-50 chlometri all'ora. Un paio di mezzi stanno comunque lavorando per spianare il piu' possibile la strada.
Dopo alcuni chilometri, un cartello ci segnala che stiamo entrando nel parco Namib-Naukluft. Si tratta di una grande area protetta di quasi 50.000 chilometri quadrati, circa come il Piemonte e la Lombardia messi insieme. Comprende parte del deserto del Namib e dei monti Naukluft.
A Sesriem troviamo un primo ingresso dove viene registrato il veicolo, e pochi chilometri dopo un secondo ingresso dove si paga per l'accesso alla zona. Quindi proseguiamo trovando una bella strada asfaltata.
Proseguiamo rapidamente sulla bella strada, pero' con qualche sosta fotografica perche' gia' si vedono, poco lontano dalla strada, diverse dune pittoresche, tra queste anche la duna 45 cosi' chiamata perche' si trova al chilometro 45 della strada.
Raggiungiamo quindi il parcheggio per veicoli 2 x 4. Qui si trovano diversi pulmini e una biglietteria per pagare la navetta con cui si percorrono gli ultimi quattro chilometri fino a Sossuslvei. In realta' con un mezzo 4 x 4 come il nostro sarebbe possibile proseguire in autonomia per gli ultimi quattro chilometri, ma, anche leggendo le disavventure occorse ad altri turisti optiamo per la navetta.
Con altri due giovani turisti saliamo sul pulmino che percorre gli ultimi chilometri del tragitto, con notevoli sobbalzi e ondeggiamenti visto che il percorso segue il corso del fiume Tsauchab, privo d'acqua per quasi tutto l'anno e coperto al momento da uno spesso strato di sabbia. Arriviamo cosi' al secondo parcheggio, per mezzi 4 x 4, piuttosto affollato di veicoli, e ci avviamo per l'escursione. Ci dirigiamo verso la pittoresca e famosissima zona di Deadvlei, che dista una mezz'ora di cammino a piedi nella sabbia.
Sossusvlei da' il nome ad una parte del deserto del Namib facilmente accessibile, con le famosissime e molto fotografate dune dai colori che variano dal rosa all'arancione, in un paesaggio quasi del tutto desertico. Diverse dune nella zona hanno un'altezza che supera i 300 metri, tra le piu' alte al mondo. La piu' alta e' chiamata Big Daddy e ha un'altezza di 390 metri. Nella zona si trovano diversi animaletti e piccoli mammiferi, in gran parte adattate al clima desertico di questa zona. Nel cammino avvistiamo anche una specie di lucertola.
Il nostro percorso nella sabbia prosegue quindi con una leggera salita un po' faticosa per la sabbia in cui si sprofonda, e quindi si arriva sul crinale da cui appare la vista di Deadvlei. Si tratta di una depressione con un suolo di sabbia bianca compatta e molti alberi secchi che spuntano dal suolo.
Deadvlei significa palude morta. In un lontano passato infatti l'area era una zona invasa dall'acqua del fiume Tsauchab straripato. Successivamente nell'area crebbero alberi di acacia spinosa, che successivamente morirono per la siccita'.
|