pag. 6 Indice Namibia |
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Dopo una ventina di chilometri il parco attraversa il parco nazionale Tsau Khaeb, un'area precedente-mente nota come Sperrgebiet, o area proibita. Qui infatti all'inizio del ventesimo secolo si scopri' che era una zona ricca di diamanti, e successivamente divenne un'area di estrazione del prezioso minerale da parte dell'amministrazione tedesca che governava il paese. La zona fu quindi dichiarata zona proibita agli estranei e riservata alle estrazioni minerarie. Il parco e' molto grande, con una estensione di 26.000 chilometri quadrati, e comprende la zona costiera a sud di Luderitz fino al confine con il Sudafrica, e si estende nell'entroterra per 100 chilometri.
Giunti ad una ventina di chilometri da Luderitz, svoltiamo a sinistra per una visita immancabile, la citta' fantasma di Kolmanskop, che gia' si intravede dalla strada principale. Paghiamo l'ingresso e quindi posteggiamo.
Agli inizi del '900 in questa zona fu trovato un diamante nel corso di lavori ferroviari. Successiva- mente si scopri' che la zona era ricca di diamanti, e il governo tedesco che governava la regione impose il suo monopolio sull'estrazione. La citta' fu fondata come sede della Consolidated Diamond Mines che supervisionava le operazioni di estrazione dei diamanti.
Negli anni '50 pero', in seguito all'identificazione di altre zone piu' produttive per l'estrazione, verso la costa sud soprattutto, la citta' fu abbandonata e da allora venne lasciata in balia delle intemperie e delle tempeste di sabbia, diventando una citta' fantasma fino alla sua riscoperta come attrattiva turistica.
La zona diamantifera namibiana si estende per 300 chilometri a nord del fiume Orange, che separa a sud la Namibia dal Sudafrica, e per un centinaio di chilometri all'interno. Attualmente le principali zone di estrazione si trovano sulla zona costiera e anche marina a partire della cittadina di Oranjemund verso nord. I diamanti sono in gran parte stati trasportati dal bacino del fiume Orange verso l'oceano. Qui la corrente del Benguela, una forte corrente oceanica che scorre dalla costa occidentale del Sudafrica verso nord, ha trasportato nel tempo i materiali e quindi anche i diamanti verso nord. I diamanti estratti in Namibia sono in buona parte di alta qualita' gemmologica, rispetto a quelli estratti da altre miniere nel mondo, proprio perche' il lungo tragitto oceanico a cui sono stati sottoposti ha preservato solo quelli piu' resistenti.
Non tutto pero' in Kolmanskop e' abbandonato, vista anche la notevole affluenza turistica. C'e' un edificio centrale con un museo, un bar, la palestra. In altri edifici sono conservati, ben restaurati, diversi mobili e oggetti d'epoca.
Ci sono pure alcune stanze in quello che era l'edificio della direzione, molto ben tenute ed eleganti.
Riprendiamo quindi la strada nel deserto, con temperature piuttosto alte di 35-36 gradi, le piu' alte che troveremo nel viaggio. Qualche tratto di strada e' pure invaso dalla sabbia mentre un mezzo sta pulendo la carreggiata. Giungiamo in breve a Luderitz, che e' una citta' portuale di poco meno di 20.000 abitanti. Dopo aver posteggiato facciamo una passeggiata in direzione dell'oceano, e passiamo davanti ad una pescheria con decine di persone in coda, alcune con grosse borse ripiene, evidentemente il pesce qui abbonda. La temperatura e' notevolmente calata rispetto a poco prima, e il clima e' gradevole.
Giungiamo quindi in vista dell'oceano, e della lunga baia su cui sorge la citta'. Qui sorgono diverse villette con piccoli giardini curati.
Veramente noi siamo anche alla ricerca di un ristorantino per pranzo, ma in questa zona non ce ne sono. Ritorniamo quindi al nostro mezzo e guidando poche centinaia di metri piu' in centro troviamo un bel localino dove possiamo apprezzare il pesce locale.
Nel pomeriggio ritorniamo verso Aus e la nostra sistemazione, con ancora qualche sosta fotografica. A pochi chilometri dalla nostra destinazione, quando il terreno si fa meno desertico, vediamo anche alcuni cavalli che si riparano all'ombra di una pianta. La zona infatti e' famosa per la presenza dei cavalli selvaggi del Namib, forse abbandonati in passato dalla cavalleria tedesca.
Nel pomeriggio ritorniamo quindi al nostro 'nido d'aquila'.
E ammiriamo, negli ultimi chilometri da percorrere dopo l'edificio centrale del lodge, un panorama fantastico e sconfinato. In serata ritorniamo presso la reception per cena e quindi ci prepariamo per l'impegnativa tappa di domani.
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