pag. 13 Indice Namibia |
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7 settem-bre, sabato
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Oggi ci aspetta una tappa di poco piu' di trecento chilometri. Cerichiamo i nostri bagagli e partiamo lungo la strada costiera verso nord. Ci troviamo nella famosa skeleton coast, che parte da Swakopmund e arriva fino al confine con l'Angola. Costa famosa per la presenza di numerosi relitti di navi che a causa delle forti correnti si sono incagliate vicino alla riva e li' sono rimaste ad arrugginire.
Dopo una mezz'ora di strada asfaltata infatti scorgiamo un relitto che spunta nel mare poco lontano e ci dirigiamo sulla spiaggia, battuta da forti onde e con qualche altro veicolo di turisti come noi.
Per un po' ci intratteniamo sulla spiaggia, facendo qualche foto. La nave incagliata e' la Zeila, un peschereccio di circa cinquanta metri giunto qui nell'agosto 2008.
Riprendiamo la strada giungendo lungo la strada costiera alla cittadina di Henties Bay. Qui prendiamo la strada C35 che conduce in direzione nord-est. Stiamo entrando nella regione del Damaraland, una regione in parte montuosa che prende il nome dal popolo Damara. La strada e' sterrata ma in condizioni abbastanza discrete. A sinistra nella foschia si intravede il massiccio del Brandberg, il rilievo piu' alto della Namibia, che supera i 2500 metri di altitudine.
Dopo circa 200 chilometri dalla partenza giungiamo nei pressi della cittadina di Uis, scorgendo poco lontano delle colline bianchissime. Si tratta di colline artificiali costituite dai resti di lavorazione della grande miniera di stagno che qui si trova.
Visto che ormai e' ora di pranzo cerchiamo un locale vicino, e ne troviamo uno carino e accogliente il cui proprietario evidentemente e' appassionato di cactus perche' ne ha decine e decine di varie specie in un bel giardino vicino alla casa.
La temperatura e' del tutto cambiata rispetto alla zona costiera, fa di nuovo caldo e non manchiamo di apprezzarlo dopo le fresche temperature di Swakopmund. Il locale ha anche una piccola esposizione di minerali locali che apprezziamo.
Nel primo pomeriggio riprendiamo la strada, abbiamo ancora piu' di un centinaio di chilometri da fare. Ci troviamo nel territorio dell'etnia Herero, e dopo alcuni chilometri vediamo alcune capanne rudimentali fatte di rami e arbusti e presso una di queste ci fermiamo.
In queste capanne improvvisate si trovano donne Herero con i figli piccoli, e vendono ai turisti piccoli oggetti di artigianato. Le donne hanno la caratteristica di avere il seno nudo.
Facciamo qualche piccolo acquisto e regaliamo loro qualcosa da bere viste le loro richieste. La regione infatti e' particolarmente arida.
Nel Damaraland nonostante l'aridita' sono presenti diversi animali, leoni, elefanti,il raro rinoceronte nero e diversi altri. In realta' riprendendo la strada non vediamo animali, anche se incontriamo un cartello che segnala il possibile passaggio di elefanti.
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