pag. 28 Indice India |
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Visitiamo anzitutto un tempio jainista, il tempio di Bandhasar, il piu' antico della citta'. Il suo interno e' riccamente decorato, anche con foglia d'oro, e quando entriamo ci aggiriamo un po' in silenzio, senza disturbare perche' un certo numero di fedeli stanno pregando, creando con un'atmosfera di notevole fascino.
Quindi usciamo e proseguiamo la visita della citta' che si prospetta molto interessante, percorrendo un breve tratto a piedi per le circostanti stradine.
Risaliamo quindi sul nostro mezzo e ci dirigiamo verso la magiore attrattiva della citta', il forte Junagarh, e giungiamo rapidamente nei pressi delle sue mura lunghe ben 986 metri e con 37 bastioni.
All'interno si trovano diversi palazzi, con diversi cortili e torrioni, costruiti e rivestiti di materiali diversi, tra cui arenaria rossa, marmi bianchi e legni intarsiati.
Diversi interni dei palazzi sono davvero splendidi, con pavimenti, pareti e soffitti riccamente decorati e intarsiati anche con materiali preziosi.
Si trovano anche esposizioni di oggetti quali turbanti, abbigliamenti vari, e anche qualcuno dei famosi letti di chiodi indiani, usati come dimostrazione di fede e di resistenza.
Continuiamo ancora la visita in alcuni altri ambienti sempre riccamente decorati, e con la caratteristica di essere decisamente piu' freschi dell'ambiente esterno.
Quando usciamo infatti fa piuttosto caldo, anche se e' un caldo piuttosto secco e piu' sopportabile. Ci avviamo quindi per un giro a piedi attravero alcune stradine ed il bazar della citta'.
La citta' fu fondata nel quindicesimo secolo in un luogo di grande transito per le carovane, e dai commerci ha ottenuto successivamente un discreto benessere.
Come ci spiega la nostra guida, mentre passeggiamo per le viuzze, uno dei commerci piu' fiorenti della citta' riguarda i tessuti, e ci rechiamo anche presso un punto vendita di stoffe e articoli anche piuttosto belli, dove non manchiamo di lasciare il nostro 'contributo' di acquisti vari.
Continuando la nostra passeggiata tra i vicoletti, vediamo anche qualche colorita esposizione di stoffe, probabilmente appena tinti, messi ad asciugare.
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