pag. 14 Indice Spagna e Portogallo |
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martedi' 12 agosto
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Poco oltre gli espigueiros, su di una bassa collinetta, si trova un castello in pietra, il castello di Lindoso. E' considerato uno dei piu' importanti monumenti militari portoghesi, e risale circa al XII secolo. Non e' particolarmente grande o imponente, pero' e' particolare per la tecnica costruttiva interamente basata sulla pietra.
Facciamo un breve giro dei bastioni da dove si gode uno splendido panorama sui dintorni e sul rio Lima che poco lontano forma un lago. Il confine spagnolo da qui dista ormai solo pochi chilometri.
Riprendiamo quindi la strada per dirigerci verso est, visiatndo nel frattempo altre zone del parco. Divaghiamo un po' passando tra vallette profonde e prendiamo una stradina stranamente lastricata che dopo alcune ripide salite ci conduce piu' in alto in zone da cui si gode un bel panorama sui dintorni, e dove siamo praticamente da soli.
Dopo alcuni chilometri ancora giungiamo presso il paesino di Ermida, molto pittoresco e in posizione assai panoramica. Non ci fermiamo nel paese ma sostiamo un po' in un magnifico punto panoramico poco prima del paese, sotto uno splendido sole. Quindi ci rimettiamo in marcia percorrendo sempre stradine semideserte e scesi piu' a valle troviamo un tranquillo ristorantino in una piccola borgata, sotto la fresca ombra di alcuni grandi alberi, e apprezziamo ancora una volta la cucina portoghese.
Nel primo pomeriggio riprendiamo la strada giungendo nella vera e propria regione di Tras-os-Montes. Si tratta di una delle regioni piu' povere del Portogallo, che ha conosciuto, anche in tempi piuttosto recenti, una forte emigrazione. Infatti si tratta di zone con sviluppo industriale molto scarso e dalla conformazione e dal terreno montuoso e sassoso che consentono solo una agricoltura piuttosto povera. Tra l'altro Tras-os-Montes vuol dire letteralmente 'dietro i monti'.
Ogni tanto facciamo facciamo qualche fermata in qualche punto particolamente panoramico. Questa regione e' sempre stata la piu' isolata del Portogallo, sia a causa della posizione geografica che della poverta'. Questa per noi e' un'occasione insperata di visitarla e ci consola del nostro cambio di programma, insieme al fatto che il tempo e' sempre bello e caldo invece della pioggia della Galizia. Ci troviamo sempre a pochi chilometri dal confine con la Spagna.
Verso le diciannove attraversiamo una zona collinosa piuttosto brulla e per giunta bruciata da un recente incendio. Troviamo pero' un'invitante area di sosta con una bella fontanella e decidiamo di fermarci per una merenda piuttosto tardiva con i molti viveri che ancora ci rimangono dagli acquisti fatti tre giorni prima. In lontananza si vede piu' in basso in una piccola pianura la citta' di Chaves, una delle principali della regione. Percorriamo quindi ancora pochi chilometri e giunti a Chaves troviamo subito una sistemazione in un grande albergo nel centro, sempre a prezzi piuttosto economici. Chaves infatti e' una cittadina termale e ha un'ampia disponibilita' alberghiera. Facciamo una cena leggera nel ristorante interno e quindi terminiamo la giornata con un'ultima breve passeggiata nelle strade adiacenti l'albergo.
Il mattino dopo abbiamo modo di vedere proprio davanti a noi uno dei principali monumenti della citta', la torre di Menagem, che e' l'unica parte rimasta di un antico castello. Carichiamo i bagagli e quindi riprendiamo la strada che oggi ci riportera' in Spagna, con meta finale la citta' di Salamanca.
Dopo una sessantina di chilometri arriviamo quasi ai confini del parco naturale di Montesinho, situato proprio nell'angolo nord-est del Portogallo ai confini con la Spagna. Ci fermiamo un paio di volte per qualche foto al paesaggio pittoresco.
Giungiamo quindi nel grosso comune di Vinhais, ormai nel distretto di Braganca, la principale citta' della zona. Ci fermiamo un po' per una passeggiata nella via principale,
Percorriamo quindi ancora una quarantina di chilometri giungendo nei pressi della citta' di Braganca ma senza fermarci. Ormai siamo vicini al confine spagnolo e riprendiamo le sue belle e gratuite autostrade.
Il paesaggio in terra spagnola cambia e diventa pianeggiante e piuttosto riarso. Ci fermiamo un paio di volte per delle foto alla pianura bruciata dal sole e dove evidentemente e' parecchio che non piove. La temperatura e' calda ma comunque non eccessivamente.
Dopo un'altra oretta di strada arriviamo nei pressi della citta' di Zamora e vista l'ora decidiamo di recarci in centro per cercare un locale per pranzo. Lo troviamo dopo aver posteggiato e fatto un breve tratto di strada in salita, avendo anche il tempo di dare un rapido sguardo ad alcune vie della citta' che era gia' abitata in epoca romana e che e' ricca di monumenti storici.
Riprendiamo quindi la strada e verso meta' pomeriggio, dopo un'altra settantina di chilometri, giungiamo presso la nostra meta, la citta' di Salamanca. Ci rechiamo proprio in centro e qui troviamo rapidamente posto in uno degli alberghi che avevamo gia' individuato il giorno prima. Ci sistemiamo e decidiamo di sfruttare subito il tempo a nostra disposizione per delle visite, giungendo in pochi minuti presso uno dei maggiori punti d'interesse della citta', la Plaza Mayor.
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