Noi ci rechiamo pero' in
centro, nella citta' vecchia, con una bella piazza su cui confluiscono diversi
vicoli e attorniata da eleganti palazzetti storici. Ci fermiamo brevemente per
una passeggiata e un caffe'.
Quindi riprendiamo la strada,
ormai il confine spagnolo e' ad una ventina di chilometri, ed e' costituito dal
rio Mino, che in questa zona forma un'ampia foce. Successivamente, lasciamo la
strada principale e facciamo la strada litoranea, con qualche sosta ogni tanto.
La costa in questa zona e' bellissima, ed e' stata quasi completamente
risparmiata da speculazioni edilizie per il fatto che si tratta quasi
interamente di una costa rocciosa priva di spiagge. Nel frattempo il tempo e'
man mano peggiorato, e cade una finissima pioggerella.
Verso
le tredici cominciamo a guardare se c'e' qualche locale per pranzo, e avvistiamo
un ristorante isolato proprio sulla costa. Entrati vediamo che e' un locale
abbastanza elegante dove noi siamo gli unici commensali. Ci fermiamo e facciamo
quindi un altro bel pranzo tutto a base di pesce, accompagnato da un tipico vino
bianco galiziano, mentre continua a scendere fitta una pioggerella molto
sottile.

Nel primo pomeriggio
riprendiamo la strada e ci fermiamo un attimo presso la cittadina di Baiona,
nota soprattutto per il fatto che nel suo porto e' ormeggiata una copia della
caravella La Pinta di Cristoforo Colombo.
Riprendiamo
quindi il nostro automezzo mentre il tempo migliora. Passiamo la grande e
trafficata citta' di Vigo praticamente senza fermarci, e nel percorso
successivo fuori citta' cominciamo anche a vedere degli sprazzi di sole.
che illumina un tipico paesaggio galiziano fatto di paesi e casette immerse nel
verde.
Passiamo
anche la bella cittadina di Pontevedra senza fermarci, e quindi poco prima delle
diciotto arriviamo nei pressi di Vilanova de Arousa, dove ieri avevamo prenotato
l'albergo. A quanto pare la costa della Galizia e' molto ricercata in questo
periodo perche' dei molti alberghi che vi si trovano solo pochi avevano ancora
posti disponibili.
Il
Paese si affaccia su di una grande baia, tipica delle coste della Galizia che
sono molto frastagliate e incise da grandi insenature. Ci fermiamo un po' a
guardare il mare tranquillo e con la bassa marea, piuttosto intensa in
queste zone. Quindi troviamo l'alberghetto e ci sistemiamo, facendo anche cena
in loco, assaggiando un tipico vino rosso locale pittosto ruspante ma
apprezzabile.
Nella
notte sentiamo che piove pero' al mattino il tempo si e' parzialmente rimesso,
diciamo che non piove quasi piu'.
Oggi ci dirigiamo verso la famosissima cittadina di Santiago de Compostela,
distante una sessantina di chilometri, dove arriviamo a meta' mattinata,
iniziando le nostre visite. Santiago e' la capitale della Galizia, e non solo
dal punto di vista politico, ma anche culturale e spirituale.
Ci
incamminiamo per le viuzze medievali della citta' giungendo rapidamente presso
il cuore di Santiago, la grande cattedrale e la piazza circostante piuttosto
affollata. La sua costruzione e' piuttosto antica e si puo' dire millenaria come
inizio; e' un insieme di architetture romaniche, gotiche e barocche, ed e'
dedicata all'apostolo Giacomo (Santiago) perche' pare che abbia qui predicato.
Attualmente sono in corso lavori di restauro esterni e quindi la vediamo in
parte avvolta da ponteggi.
Ci
mettiamo in fila per entrare e dopo una attesa non lunga siamo incanalati da
diversi addetti nell'ingresso, addetti indispensabili per gestire il grande
afflusso di persone. L'interno e' severo e con grandi navate, completamente
affollate di persone, mentre si stanno tenendo delle celebrazioni. Al centro si
vede appeso il 'botafumeiro', colossale incensiere del peso di un quintale che
viene acceso e fatto oscillare periodicamente.
Percorriamo
alcune zone dell'interno e quindi entriamo in una cappella laterale, la cappella
di Santa Maria Antigua de la Corticela, dove ci sono solo poche persone e ci
possiamo anche sedere. La cappella ha origini molto antiche, antecedenti la
costruzione della cattedrale. Nel secolo IX fu distrutta e poi ricostruita tra
il secolo XII e XIII.

Dopo
l'interessante visita, anche se un po' condizionata dal colossale afflusso di
persone, usciamo all'aperto e restiamo ancora un po' in zona, esplorando la
cattedrale anche dagli ingressi laterali; ci intratteniamo anche ancora un
po' nella grande piazza principale dove si trovano molte persone che hanno fatto
o stanno ancora facendo, almeno parzialmente, il Cammino di Santiago di
Compostela, il lungo percorso (800 chilometri nella sua interezza) che
attraverso Francia e Spagna conduce fino qui e prosegue in realta' fino a capo
Finisterre, considerato un tempo l'ultimo termine delle terre conosciute.

Ritorniamo
quindi sui nostri passi ed esploriamo ancora le vie medievali del centro, dove si
trovano anche molti negozietti in cui facciamo qualche capatina.
Indice Spagna e Portogallo
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