pag. 11 Indice Spagna e Portogallo |
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venerdi' 8 agosto |
Noi ci rechiamo pero' in centro, nella citta' vecchia, con una bella piazza su cui confluiscono diversi vicoli e attorniata da eleganti palazzetti storici. Ci fermiamo brevemente per una passeggiata e un caffe'.
Quindi riprendiamo la strada, ormai il confine spagnolo e' ad una ventina di chilometri, ed e' costituito dal rio Mino, che in questa zona forma un'ampia foce. Successivamente, lasciamo la strada principale e facciamo la strada litoranea, con qualche sosta ogni tanto.
La costa in questa zona e' bellissima, ed e' stata quasi completamente risparmiata da speculazioni edilizie per il fatto che si tratta quasi interamente di una costa rocciosa priva di spiagge. Nel frattempo il tempo e' man mano peggiorato, e cade una finissima pioggerella.
Verso le tredici cominciamo a guardare se c'e' qualche locale per pranzo, e avvistiamo un ristorante isolato proprio sulla costa. Entrati vediamo che e' un locale abbastanza elegante dove noi siamo gli unici commensali. Ci fermiamo e facciamo quindi un altro bel pranzo tutto a base di pesce, accompagnato da un tipico vino bianco galiziano, mentre continua a scendere fitta una pioggerella molto sottile.
Nel primo pomeriggio riprendiamo la strada e ci fermiamo un attimo presso la cittadina di Baiona, nota soprattutto per il fatto che nel suo porto e' ormeggiata una copia della caravella La Pinta di Cristoforo Colombo.
Riprendiamo quindi il nostro automezzo mentre il tempo migliora. Passiamo la grande e trafficata citta' di Vigo praticamente senza fermarci, e nel percorso successivo fuori citta' cominciamo anche a vedere degli sprazzi di sole. che illumina un tipico paesaggio galiziano fatto di paesi e casette immerse nel verde.
Passiamo anche la bella cittadina di Pontevedra senza fermarci, e quindi poco prima delle diciotto arriviamo nei pressi di Vilanova de Arousa, dove ieri avevamo prenotato l'albergo. A quanto pare la costa della Galizia e' molto ricercata in questo periodo perche' dei molti alberghi che vi si trovano solo pochi avevano ancora posti disponibili.
Il Paese si affaccia su di una grande baia, tipica delle coste della Galizia che sono molto frastagliate e incise da grandi insenature. Ci fermiamo un po' a guardare il mare tranquillo e con la bassa marea, piuttosto intensa in queste zone. Quindi troviamo l'alberghetto e ci sistemiamo, facendo anche cena in loco, assaggiando un tipico vino rosso locale pittosto ruspante ma apprezzabile.
Nella notte sentiamo che piove pero' al mattino il tempo si e' parzialmente rimesso, diciamo che non piove quasi piu'. Oggi ci dirigiamo verso la famosissima cittadina di Santiago de Compostela, distante una sessantina di chilometri, dove arriviamo a meta' mattinata, iniziando le nostre visite. Santiago e' la capitale della Galizia, e non solo dal punto di vista politico, ma anche culturale e spirituale.
Ci incamminiamo per le viuzze medievali della citta' giungendo rapidamente presso il cuore di Santiago, la grande cattedrale e la piazza circostante piuttosto affollata. La sua costruzione e' piuttosto antica e si puo' dire millenaria come inizio; e' un insieme di architetture romaniche, gotiche e barocche, ed e' dedicata all'apostolo Giacomo (Santiago) perche' pare che abbia qui predicato. Attualmente sono in corso lavori di restauro esterni e quindi la vediamo in parte avvolta da ponteggi.
Ci mettiamo in fila per entrare e dopo una attesa non lunga siamo incanalati da diversi addetti nell'ingresso, addetti indispensabili per gestire il grande afflusso di persone. L'interno e' severo e con grandi navate, completamente affollate di persone, mentre si stanno tenendo delle celebrazioni. Al centro si vede appeso il 'botafumeiro', colossale incensiere del peso di un quintale che viene acceso e fatto oscillare periodicamente.
Percorriamo alcune zone dell'interno e quindi entriamo in una cappella laterale, la cappella di Santa Maria Antigua de la Corticela, dove ci sono solo poche persone e ci possiamo anche sedere. La cappella ha origini molto antiche, antecedenti la costruzione della cattedrale. Nel secolo IX fu distrutta e poi ricostruita tra il secolo XII e XIII.
Dopo l'interessante visita, anche se un po' condizionata dal colossale afflusso di persone, usciamo all'aperto e restiamo ancora un po' in zona, esplorando la cattedrale anche dagli ingressi laterali; ci intratteniamo anche ancora un po' nella grande piazza principale dove si trovano molte persone che hanno fatto o stanno ancora facendo, almeno parzialmente, il Cammino di Santiago di Compostela, il lungo percorso (800 chilometri nella sua interezza) che attraverso Francia e Spagna conduce fino qui e prosegue in realta' fino a capo Finisterre, considerato un tempo l'ultimo termine delle terre conosciute.
Ritorniamo quindi sui nostri passi ed esploriamo ancora le vie medievali del centro, dove si trovano anche molti negozietti in cui facciamo qualche capatina.
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