venerdi'
12 agosto
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Una delle caratteristiche di questo tempio
gigantesco era il fatto di avere come ornamento diverse decine di
colossali statue, o 'telamoni'. Questi sono delle statue maschili,
impiegate nel tempio come sostegni, in questo caso sono statue alte 8
metri e composte da una dozzina di blocchi di calcare. Una di queste e'
stata ricomposta a terra e vista da vicino impressiona al pensiero di
quanto doveva essere grandioso questo tempio.
Proseguiamo quindi verso altre zone,come l'area
del Ginnasio, sede in Grecia come nelle colonie dell'istituzione
dedicata alla formazione del corpo e della mente dei giovani. Qui si
trovava una pista per la corsa e ampi spazi dedicati a vari sport.
Quest'area e' molto meno frequentata di altre dai turisti.
Terminata questa veloce visita, vista l'ora ci
dirigiamo verso il museo archeologico che non e' distante da qui.
Purtroppo pero' vi si puo' accedere solo uscendo da quest'area, e
prendendo la strada esterna che in alcune centinaia di metri, piuttosto
faticosi visto che sono in salita e che oggi fa abbastanza caldo,
conduce all'ingresso del museo. Qui ci riposiamo un po' all'esterno e
facciamo pranzo con i panini che ci eravamo procurati in mattinata, e
quindi entriamo.

All'interno e' stata ricostruita una delle
statue telamoni del tempio di Giove che avevamo visto solo un paio
d'ore prima, in posizione eretta come si doveva trovare all'esterno del
tempio, ed e' veramente impressionante pensando che le statue originali
erano alcune decine.

Il museo e' piuttosto ampio e contiene
moltissimi reperti provenienti sia dalla citta' (Akrįgas o Agrigentum
quale era il suo nome antico), sia reperti provenienti da
territorio di Agrigento, Enna e Caltanissetta.
Terminata la visita, riprendiamo la strada, ora
in discesa, che riporta verso l'ingresso principale. Sul percorso si
possono ancora ammirare degli spelndidi scorci sul tempio della
Concordia, che da lontano appare sullo sfondo dei campi coltivati e
uliveti che fiancheggiano la strada.

Ritorniamo quindi al parcheggio dove
avevamo lasciato la nostra autovettura e ci dirigiamo verso il centro
di Agrigento, con l'intenzione di visitare anche qualcosa della
citta' Agrigento si sviluppa intorno a due colline, la Rupe Atenea e il
colle di Girgenti, e su quest’ultimo nacque la cittą medioevale,
e l’attuale centro storico, che coi suoi stretti vicoli,
ripide
scalinate, cortili e piazzette, presenta una struttura urbana
tipicamente araba fra le pił autentiche e meglio conservate
in Sicilia.
Sulla sommita' del colle si trova la cattedrale fondata alla
fine dell' XI sec. da S.Gerlando, e ci dirigiamo quindi in questa
direzione, posteggiando in una via non molto distante e incamminandoci
quindi in salita.

Dopo una camminata di una ventina di minuti raggiungiamo la cattedrale,
dedicata a san Gerlando, primo vescovo dopo la dominazione musulmana e
patrono della cittą. La costruzione comunque e' stata pił
volte ingrandita e rimaneggiata nei secoli seguenti, anche piuttosto
pesantemente.
Uno degli aspetti piu' interessanti e' il soffitto a capriate del XVII
secolo, con decorazioni con figure di santi, personaggi biblici,
mascheroni e figure allegoriche. Molto belli anche i cassettoni ttoni
cinquecenteschi d’epoca spagnola.
Sono anche possibili delle visite guidate, e
quindi ne approfittiamo usufruendo della prossima visita che parte dopo
pochi minuti e che ci consente di accedere fin nella parte superiore
della cattedrale, da cui si puo' vedere il bel soffitto da vicino.
Usciti dalla cattedrale, ci riposiamo un po'
dopo l'intensa giornata su delle provvidenziali panchine situate sul
fianco della costruzione, pensando anche di prenotare per la cena visto
che abbiamo intenzione di tornare a Sciacca solo nella tarda serata.
Quindi ci incamminiamo di nuovo in direzione
dell nostro automezzo, o meglio dellla via del ristorante dove abbiamo
prenotato la cena, scendendo stavolta per la via piu' breve, e cioe'
delle lunghissime e pittoresche scalinate che caratterizzano questa
zona del centro storico di Agrigento.
Indice Sicilia

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