Il mezzo parte rapidamente e sale
sulle dune circostanti, gettandosi in folli discese. Facciamo subito presente
all'autista che noi siamo interessanti a fare belle foto della zona da punti
particolarmente panoramici, piuttosto che dedicarci a pazze discese, e lui ci
conduce quindi in uno dei punti piu' elevati della zona, dove scendiamo dal mezzo e
facciamo una breve passeggiata nell'incredibile luogo. Ormai splende un magnifico sole,
anche se l'aria rimane fresca e con qualche leggera folata di vento.

Per quasi un'oretta ci intratteniamo
in zona, risalendo un paio di volte sul mezzo e raggiungendo altri punti panoramici,
arrampicandoci su dune alte anche piu' di duecentocinquanta metri. Ritorniamo quindi
presso l'oasi dove ritroviamo Marvin, che ci dice che la la situazione dei voli su Nazca
non e' cambiata e non ci sono posti disponibili.
Ripartiamo quindi in direzione di
Nazca, che dista circa un centinaio di chilometri. L'intenzione, qundo arriveremo, e' di
fare un'esplorazione a piedi di qualcuna delle zone visibili anche senza salire su
di un aereo; in zona esistono infatti anche delle piccole torri di osservazione. Per
pranzo ci fermiamo brevemente, dopo alcuni chilometri, presso un piccolo locale aperto
sulla strada che Marvin conosce, e che fa degli ottimi panini. Quindi ripartiamo e i
panorami frattanto tornano a farsi grandiosi e sconfinati.

Dopo una mezz'ora
di strada Marvin riceve una telefonata ormai insperata per noi: il suo corrispondente gli
segnala che si sono resi disponibili alcuni posti per il volo su Nazca, e quindi
proseguiamo la strada piu' motivati di prima.
Arriviamo nei pressi della regione
di Palpa e qui Marvin prende una strada che ci consente di risparmiare diversi chilometri.
Si tratta della vecchia strada, che esisteva gia' prima delle disastrose alluvioni,
causate dalla nina, che colpirono il paese circa una decina di anni fa. Superiamo un passo
passando attraverso una stretta galleria (che a causa delle alluvioni rimase chiusa per
parecchio tempo; successivamente fu poi costruita una nuova strada) e quindi ridiscendiamo
passando attraverso ad una aspra regione di montagna.

Passiamo quindi
Per Papla, che e' un'oasi fertile famosa soprattutto per la coltivazione delle arance, e
quindi ritorniamo ai soliti panorami desertici.

Giungiamo infine
nella regione di Nazca, cominciando ad intravedere gia' dalla strada alcune delle famose
linee.
Entriamo nel piccolissimo aeroporto
e ci disponiamo ad un'oretta di attesa, osservando i piccoli aerei che fanno servizio in
questo scalo. Usciamo quindi per l'imbarco, superando alcuni controlli dei documenti che
Marvin ci dice sono stati istituiti da poco, dopo che un aereo era stato rubato pochi mesi
fa, da persone che si erano finte dei turisti.

Saliamo sul nostro
aereo, che non e' proprio piccolo e puo' ospitare una decina di persone, con due piloti, e
quando il sole comincia gia' ad essere piuttosto basso sull'orizzonte decolliamo.

In realta' questa
e' proprio l'ora migliore per sorvolare la zona, dal momento che le ombre sono piu'
accentuate, e quindi siamo premiati per la lunga l'attesa che ci ha accompagnato per quasi
tutta la giornata.
Ogni passeggero e' vicino ad un
finestrino cosi' che tutti possono avere una buona visuale. Uno dei due piloti inoltre
preannuncia la figura che stiamo per sorvolare, e l'aereo, su di ognuna di queste figure,
effettua un doppio passaggio, in modo che i passeggeri di entrambi i lati dell'aereo
possano vederla bene.
Le linee sono geoglifi,
o linee tracciate sul terreno, semplicemente togliendo le pietre scure per il calore del
sole ed evidenziando il terreno sottostante piu' chiaro. A causa delle loro grandi
dimensioni e' sempre stato poco chiaro come sia stato possibile effettuarle senza poterle
osservare bene, cosa che si puo' fare solo da un'altezza elevata come la nostra.

Iniziamo
osservando la figura dell'uomo, che a causa della forma della testa e' stato anche
chiamato, con molta fantasia, l'astronauta, anche se e' evedentemente solo una figura
umana stilizzata. A causa del sole basso l'osservazione e' davvero perfetta; la figura e'
alta circa trenta metri, e in realta' e' tracciata su di una bassa collina, per cui deve
essere discretamente visibile anche da terra.
Le figure
esistenti nella zona sono diverse centinaia, anche se quelle piu' famose ed evidenti sono
alcune decine, anche di grandi dimensioni, oltre i cento metri.

Sorvoliamo quindi
la spirale, la cui forma probabailmente era stata desunta da quella di alcune conchiglie.

Giungiamo quindi
sopra una delle figure piu' famose: il condor, che e' anche una delle piu' grandi, essendo
di 130 metri di lunghezza e 115 metri di dimensione alare.

Passiamo quindi a
sorvolare la figura del ragno, molto ben visibile, che e' lunga circa 45 metri.
Indice Peru'
 |