pag. 1                                      Indice Namibia

 

 

mercoledi 28 agosto 2024

 

 


 

 

 

 

 

 

 

giovedi' 29 agosto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

venerdi' 30 agosto

 

NamibiaDi buon mattino ci dirigiamo in auto verso l'aeroporto di Torino Caselle. Lasciamo le nostre autovetture in un comodo parcheggio a pochi minuti di distanza e tramite il pulmino del parcheggio raggiungiamo velocemente l'aeroporto. Poco dopo le 14, in orario, partiamo in direzione dell'aeroporto di Francoforte dove giungiamo alle 15.30. Qui esploriamo un po' l'immenso aeroporto e ci accomodiamo dal momento che abbiamo davanti alcune ore di attesa, vivacizzate dalla presenza, dopo una certa ora, di un certo numero di topolini che scorrazzano rapidamente usufruendo evidentemente delle molte briciole lasciate dai passeggeri.

Verso le 22 dopo aver percorso centinaia e centinaia di metri nel grande aeroporto ci imbarchiamo e verso le 22 decolliamo in direzione di Windhoek capitale della Namibia. Verso le 8.30 del giorno dopo atterriamo e sbrighiamo rapidamente le pratiche d'ingresso nel paese, dopo ben diciotto anni in cui avevamo cercato di effettuare questo viaggio. Poi incontriamo l'autista dell'agenzia di noleggio che ci deve portare a ritirare la vettura che avevamo prenotato.

 

Dopo un'oretta di attesa dovuta al fatto che l'autista aspettava ancora altre persone, partiamo. Dopo una mezz'oretta di strada, durante la quale vediamo anche una giraffa solitaria poco lontano dall'aeroporto, raggiungiamo in citta' l'agenzia di noleggio, Namibia2Go. Con una gentile ragazza espletiamo le pratiche del noleggio, e ascoltiamo attentamente le indicazioni relative: velocita' massima 100 km/h sulle strade asfaltate, 80 su quelle sterrate, non viaggiare di notte, cosa fare in caso di foratura e riparazioni relative, ecc. Quindi raggiungiamo la nostra vettura, una Nissan Navara, e con un addetto prendiamo visione di tutte le caratteristiche del mezzo, incluse quelle relative ad un eventuale cambio di ruota, avendone due di scorta. Quindi partiamo e ci inoltriamo per le vie della citta', uscendo rapidamente da questa e procedendo sulla strafa B1, la principale del paese, in direzione sud. La strada e' asfaltata e perfettamente diritta, in Namibia le curve sono una rarita', e con quel traffico ridottissimo che impareremo presto a conoscere.

 

 

Ci troviamo su di un vasto altipiano che occupa il centro del paese, con un altitudine che varia da 1000 a 2000 metri. Il paesaggio circostante e' molto arido, con radi cespugli senza foglie tipici di questa stagione invernale che sta per diventare primavera. Dopo un centinaio di chilometri giungiamo nei pressi della cittadina di Rehoboth, tra le principali del paese,  con circa 40.000 abitanti. Scorgiamo una grande piazza con diversi locali, che confina con la strada, e ci fermiamo per pranzo in un fast food, visto che sono quasi le tredici. Facciamo anche qualche acquisto in un piccolo supermercato e quindi riprendiamo la strada.

 

Dopo altre due ore entriamo nella regione di Hardap, con capitale la cittadina di Mariental, e una ventina di chilometri prima di questa svoltiamo a sinistra su di un'altra strada asfaltata  ma con un traffico praticamente inesistente, e dopo un'altra mezz'ora, poco dopo le 16, giungiamo alla nostra destinazione per la sera, il Kalahari Anib lodge, caratterizzato da casette confortevoli, e ci sistemiamo in una di queste.

 

 

Kalahari e' una grande regione desertica di piu' di 900.000 chilometri quadrati, estesa tra Botswana, Namibia e Sudafrica, ed e' il sesto deserto piu' esteso del mondo. E' un deserto di sabbia rossa e la nostra camera si affaccia proprio sulla grande distesa.

 

 

 

 

Ci avviamo quindi per una esplorazione del complesso, poco distante dal quale ci sono numerose antilopi di varie specie che pascolano tranquillamente.

 

 

 

 

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Una piccola antilope pascola tranquillamente persino nei prati interni al complesso. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Verso le 19 ci rechiamo nell'ampio locale adiacente alla reception per una piacevole e ricca cena a buffet. Quindi facciamo ancora una passeggiata per le stradine interne al complesso, fermandoci un po' vicino ad un falo' acceso, molto piacevole vista la temperatura che comincia ad essere fresca.

 

 

 

Il mattino dopo ci svegliamo con una temperatura piuttosto fresca di circa 7-8 gradi, e possiamo osservare dall'ampia porta finestra diverse galline faraone e un paio di struzzi che pascolano poco lontano.

 

 

 

 

 

Dopo colazione ricarichiamo i nostri bagagli e partiamo in direzione sud. Oggi ci attende un percorso di circa 400 chilometri. Ritorniamo sulla strada B1 e passiamo la cittadina di Mariental. Alcune decine di chilometri dopo sulla destra si trova la localita' di Gibeon, nota perche' nell'800 fu scoperto un grande meteorite caduto in tempi preistorici e frantumatosi in tanti pezzi che prese il nome dalla localita'. L'ultimo giorno del viaggio vedremo alcuni di questi pezzi nel centro della capitale Windhoek.

 

  Dopo un'altra ora di strada sempre bella e piuttosto veloce, entriamo nella regione di Karas, la piu' grande e meno popolata della Namibia, con un estensione che e' circa la meta' dell'Italia e una popolazione di poco piu' di centomila abitanti, quelli di una cittadina italiana come Piacenza o Novara. La cittadina di Keetmanshoop, che conta circa trentamila abitanti, e' la capitale di questa regione. Una quindicina di chilometri prima di raggiungerla svoltiamo a sinistra verso una interessante destinazione, la quiver tree forest. Dopo alcuni chilometri svoltiamo ancora a sinistra su di una strada sterrata e molto polverosa e in pochi chilometri arriviamo presso una fattoria dove si paga per accedere e quindi si prosegue ancora per alcuni chilometri arrivando ad un parcheggio pressoche' deserto salvo un automezzo di sudafricani che campeggiano li'.

 

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