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domenica, 10 agosto |
Il mattino dopo dobbiamo lasciare Udaipur. Mediante alcuni motoriscio' trasportiamo tutte le nostre cose fino ad una piazzetta dove Rajiv e' in grado di arrivare con il nostro pulmino, dopo di che riprendiamo la strada che oggi ci portera', con un percorso di quasi trecento chilometri, alla citta' di Jodhpur.
Il percorso si snoda tra basse montagne e colline con rada vegetazione, finche' scorgiamo al lato della strada una scena per noi davvero insolita.
Si tratta di un profondo pozzo per l'acqua, come ce ne sono diversi nella zona, dal quale, mediante la forza di due buoi, viene prelevata l'acqua. Ci fermiamo per un po' ad osservare la scena che ci riporta a tempi lontani.
Riprendiamo quindi la strada che attraversa zone piuttosto selvagge e paesaggisticamente molto belle.
Dopo un paio d'ore di strada giungiamo presso una delle mete intermedie principale della giornata, la grande fortezza di Kumbalgarh, situata in una zona montagnosa a piu' di mille metri di quota, ed immersa quasi interamente nella nebbia.
Passiamo sotto un'imponente porta che da' accesso alle mura che circondano la fortezza.
La fortezza risale al XV secolo ed e' la principale della regione dopo quella di Chittor.
E' arroccata su diverse colline e le sue mura, una vera piccola muraglia cinese, si estendono per 36 chilometri.
Al suo interno si trovano 360 templi, palazzi, giardini e costruzioni varie che davano rifugio ai sovrani nei momenti di pericolo.
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Una volta entrati inizia un lungo
percorso in salita, un po' faticoso ma rinfrescato dalla nebbia che a volte ci avvolge
completamente. Giungiamo quindi, dopo una mezz'oretta di salita e di visite, fino alle
terrazze piu' alte, con ripide pareti a strapiombo e da cui si hanno magnifiche vedute
sulle zone circostanti, anche se un po' disturbate dai banchi di nebbia.
