pag. 9 Indice Brasile |
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giovedi', 4 agosto
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Nel primo pomeriggio lasciamo quindi la cittadina per ritornare a Belo Horizonte, a poco piu' di un centinaio di chilometri. Non manchiamo di fermarci alcune volte in punti particolarmente panoramici.
Giungiamo a Belo Horizonte mentre il sole sta quasi tramontando, e salutiamo Maria dandoci appuntamento per il mattino dopo.
Ci sistemiamo nel bell'albergo che la nostra corrispondente ci ha trovato, e approfittiamo delle ultime luci prima della sera per alcune foto panoramiche della citta' dai piani piu' alti del grande edificio, dando un'occhiata da lassu' anche all'impressionante veduta interna sulla hall.
Brasilia e' una citta' veramente particolare, in grado di attrarre anche chi come noi sa ben poco di architettura. E' stata edificata in pochissimi anni alla fine degli anni '50 e, nel 1960, divenne la capitale al posto di Rio. Essa dovrebbe incarnare il sogno del Brasile di espandere il suo sviluppo verso l'interno, sfruttando le grandi opportunita' derivate da questi immensi territori. Prima tappa obbligata e' presso il memorial al presidente Kubitscheck sotto il cui mandato fu costruita la citta'.
La citta' ha degli spazi molto vasti ed e' indispensabile avere un automezzo sia per visitarla che anche solo per muoversi.
Ci fermiamo quindi presso uno dei simboli di Brasilia, la cattedrale, con le sue sedici colonne ricurve ed il campanile stilizzato, e con davanti 4 imponenti statue dei profeti.
L'interno e' ricco di luce per le grandi vetrate che ne costituiscono il tetto.
La citta' e' costruita con una pianta particolare, a forma di aereo oppure di arco con freccia incoccata. Fu progettata dall'urbanista Lucio Costa e dal famoso architetto Oscar Niemeyer.
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