Nella prima mattinata ci
rechiamo all' aeroporto di Torino Caselle, e lasciamo la nostra auto in
un comodo parcheggio situato a poche centinaia di metri dalla zona
partenze/arrivi. Un addetto della societa' che gestisce il parcheggio privato
ci porta quindi in aeroporto con un pulmino. Qui dopo un paio
d'ore di attesa
decolliamo in direzione della citta' di Catania, dove giungiamo dopo
circa un paio d'ore di volo.
Ritirati rapidamente i bagagli
ci dirigiamo a piedi verso gli uffici dove si trovano le
compagnie di rent a car, abbastanza vicino. Il tempo e' bello e fa
piuttosto caldo sui
trentacinque gradi. Sbrighiamo abbastanza in fretta le pratiche per
l'affitto
di una autovettura che gia' avevamo prenotato in precedenza, con un
minimo di pratica visto che e' un mezzo con il cambio automatico, e
quindi
ci avviamo per la strada. Percorriamo in un'oretta di comoda autostrada
il tragitto che ci separa dalla citta' di Avola, la nostra prima
destinazione.
Ci inoltriamo quindi nel centro della cittadina
che non e' molto grande e troviamo rapidamente il bed &
breakfast dove soggiorneremo per i prossimi sei giorni. Ci sistemiamo
quindi con calma, approfittando quindi della piscina annessa. Per cena
ci rechiamo quindi in un locale poco lontano facendo anche una
passeggiata serale per le vie addobbate del centro.

Il mattino dopo, ci alziamo per colazione,
che e' ad orario fisso alle 8.30. Decidiamo quindi
di dedicare la giornata di oggi alla visita della citta' di Siracusa, che dista
una mezz'oretta di strada da Avola. Facciamo comunque prima, con il
nostro mezzo, un percorso di esplorazione delle spiagge di
Avola, passando per il lungomare, in previsione dei giorni successivi.
Giungiamo quindi a Siracusa e posteggiamo rapidamente il nostro
automezzo. La citta' ha una grande ricchezza di beni artistici, storici
e architettonici, dovuta alla sua lunghissima storia. Infatti fu
fondata nell'VIII secolo a.C. e per molti secoli fu tra le maggiori
citta' dell'antichita'. Noi ora ci troviamo sull'isola di Ortigia, che
costituisce la parte piu' antica della citta'. Ci
inoltriamo quindi per le stradine di questa zona, usufruendo della
provvidenziale ombra dei vari edifici, visto che la temperatura e'
sempre piuttosto elevata.
Giungiamo quindi nella piazza principale della citta', piazza del duomo.
Sulla amplissima piazza si affacciano diversi edifici tipicamente in
stile barocco, risalenti alla fase immediatamente successiva al
disastroso terremoto del 1693. Tra questi edifici spicca il duomo,
risalente in realta' al VII secolo ma rimaneggiato a seguito del
terremoto.
Entriamo
quindi nell'edificio dove si possono ancora vedere, all'interno sul
fianco sinistro, i resti, con grandi colonne, del tempio greco antico,
dedicato ad Atena nel V secolo a.C., su cui era stata costruita
successivamente la prima chiesa.

Quindi
usciamo di nuovo nella grande piazza e dopo un altro giro
tutt' attorno ci fermiamo un po' a riposarci in un locale adiacente alla
chiesa.
Proseguiamo
quindi la nostra visita inoltrandoci ancora nelle stradine di Ortigia,
e giungiamo fino ad uno dei punti piu' famosi della citta', la fontana
di Aretusa. Si tratta di una grande struttura circolare in vicinanza
del mare dove da secoli sgorga una provvidenziale fonte d'acqua dolce.
Vista l'ora ci fermiamo quindi per pranzo in un bel localino vicino. Nel
primo pomeriggio riprendiamo le visite e ripercorriamo la strada fatta
a piedi in mattinata fino a raggiungere la nostra macchina. Infatti ora abbiamo
intenzione di recarci a visitare un'altra area di Siracusa, certamente tra le piu' famose, e cioe' il parco archeologico della Neapolis. Dopo
di aver rinfrescato un po' il nostro automezzo bollente sotto il
solleone, percorriamo i pochi chilometri che ci separano dal parco
archeologico. Qui lasciamo il nostro mezzo e ci dirigiamo all'ingresso,
scoprendo che oggi l'entrata e' gratuita essendo la prima domenica del
mese.
Il primo
monumento che incontriamo e' la cosiddetta Ara di Ierone, tiranno o sovrano di
Sicuracusa nel III secolo a.C. In realta' rimangono solo le strutture basali
della colossale opera, lunga ben quasi 200 metri, e su cui si dice che venivano
sacrificati insieme fino a 450 tori.
Proseguiamo quindi giungendo in
vista del cosiddetto Orecchio di Dionisio.
Si tratta di una
grotta artificiale che si trova nell'antica cava di pietra detta latomia del
Paradiso, sotto il teatro greco. Scavata nel calcare, è alta piu' di 20 metri m
e larga dai 5 ai 10, e si sviluppa in profondità per diverse decine di metri.

Il nome 'orecchio di
Dionisio' e' dovuto al fatto che la leggenda dice che il tiranno Siracusano
Dionisio, avendo adottato la grotta come sito dove racchiudere i prigionieri, la
usasse, data la sua acustica particolare, per ascoltare i discorsi dei
prigionieri (in alto infatti la grotta ha delle piccole aperture verso
l'esterno). Ci inoltriamo quindi nella grotta che ha comunque un certo fascino.

Usciamo quindi
dall'antro e percorriamo i bei vialetti esterni contornati di vegetazione,
all'interno della cosiddetta Latomia del Paradiso, un'antica e grande cava di
calcare. Questi vialetti conducono poi nella zona del
teatro greco.
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