pag. 2 Indice Peru' |
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martedi' 3 agosto |
Per pranzo ci fermiamo poco dopo le 13 presso un locale adiacente alla strada, dove cominciamo a fare conoscenza con la cucina peruviana. Proseguiamo quindi, mentre il cielo sembra quasi schiarirsi un poco man mano che andiamo verso nord, e verso meta' pomeriggio ci fermiamo presso il centro archeologico di Sechin.
Si tratta del luogo dove sorgeva la capitale di una civilta' pre-incaica, fiorita nella zona a partire circa dal 1800 avanti Cristo. Qui si trova anche un piccolo museo che visitiamo, con interessanti ceramiche e un grandissimo mascherone alto piu' di due metri esposto all'esterno.
Raggiungiamo quindi a piedi, a breve distanza, quello che probabilmente era un grande tempio-palazzo. Si tratta di una struttura di circa cinquanta metri di lato, con grandi mura esterne di pietra, scolpite con quelle che probabilmente erano le raffigurazioni di una cruenta battaglia, con molte teste di nemici uccisi, e con strutture interne di fango. Siamo praticamente i soli visitatori e per un po' ci aggiriamo nella zona.
Riprendiamo la strada e verso le 21 giungiamo quindi alla fine del lungo trasferimento, entrando nella cittadina di Trujillo e ci sistemandoci in albergo. Ci rechiamo quindi per cena presso uno dei locali situati nella via centrale presso cui ci troviamo.
Dopo una notte tranquilla e dopo colazione facciamo conoscenza con la guida che ci accompagnera' per tutta la giornata, una ragazza di nome Jolanda.
Ci avviamo quindi con il nostro pulmino e l'autista di ieri per le strade trafficate della citta', che conta ormai oltre un milione di abitanti, verso una delle attrattive principali che si trova a circa una decina di chilometri di distanza.
Accompagnati da un cielo piuttosto chiuso e nebbioso arriviamo fuori citta'; nei pressi di una collina, situata in un terreno desertico, giungiamo in vista dei templi (o huacas) del Sole e della Luna. Sono entrambi attribuiti alla civilta' Moche, che si sviluppo' in questa zona a partire dai primi secoli d.C.
Passiamo accanto alla huaca del Sole, che e' il tempio precolombiano piu' grande del Peru', ma che ha riservato meno scoperte della vicina e piu' piccola huaca della Luna, a poche centinaia di metri di distanza, presso cui ci fermiamo per le visite. Entrambe le piramidi sono state costruite utilizzando decine di milioni di mattoni di adobe, cioe' paglia e fango impastati.
All'interno sono al lavoro diversi archeologi, e le strutture, pesantemente erose da secoli di intemperie, sono in parte protette da alcuni ripari. Interessante e' un'esposizione di mattoni appartenenti ciascuno ad un fabbricante diverso, e ciascuno con uno specifico marchio.
La priramide era stata edificata mediante strati successivi, per un periodo complessivo di 5-6 secoli fino al sesto secolo d.C. In realta' durante la costruzione non si era mai distrutto lo strato inferiore, ma si erano semplicemente riempiti gli ambienti con altri mattoni.
Questo ha fatto si' che si conservassero perfettamente molti elementi deperibili, come ad esempio dei grandi fregi policromi che adornavano le pareti degli ambienti dei livelli inferiori, raffiguranti ad esempio grandi figure stilizzate, oltre alle ceramiche per le quali e' famosa la civilta' Moche.
Salendo giungiamo fino ai livelli piu' alti, dai quali si ha un bel panorama sulla pianura circostante e sulla grande huaca del Sole, che probabilmente era un centro cerimoniale.
Terminiamo l'interessantissima visita, assai tranquilla per la presenza di pochi turisti oltre a noi, nel piccolo ma interessante negozietto di souvenir annesso al sito, dove si possono comprare alcune riproduzioni delle famose ceramiche Moche, considerate tra le piu' belle ed interessanti tra quelle appartenute alle civilta' precolombiane del Peru'.
Ritorniamo quindi al nostro pulmino e ci dirigiamo verso un'altro sito molto interessante, situato ad una decina di chilometri di distanza, la cittadina di Chan Chan.
Qui si trovano i resti di quella che e' stata la piu' grande cittadina precolombiana costruita in mattoni di adobe. Sorse attorno al dodicesimo secolo d.C., su di una superficie di quasi trenta chlometri quadrati, ospitando diverse decine di migliaia di abitanti della civilta' Chimu.
Successivamente fu conquistata dagli Incas, e quindi dai conquistadores spagnoli che la saccheggiarono completamente. La citta' era suddivisa in nove complessi principali, con un complesso funerario per ognuno dove il sovrano era sepolto insieme ad una gran quantita' di offerte, oggetti e persone sacrificate.
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