pag. 3 Indice Islanda |
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martedi', 1 agosto
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Al mattino ci alziamo verso le 8, accompagnati da un bel sole, che splende gia' da diverse ore. Di fronte al residence troviamo in vesti molto sportive alcuni italiani, tra cui un noto giornalista televisivo ed ex presidente di regione che ci da' cortesemente alcune indicazioni sulle localita' piu' interessanti nei dintorni. Partiamo quindi per la visita di alcune tra le piu' interessanti attrattive d'Islanda.
A non molti chilometri di distanza ci fermiamo nell'area di Geysir, che gia' da lontano si preannuncia con soffioni e ventate di vapore. Il Grande Geysir, che ha dato il nome a tutte le sorgenti d'acqua calda esplosive esistenti, in realta' non e' piu' attivo da alcuni decenni, pero' e' stato sostituito come attrattiva da Strokkur, un geyser situato vicinissimo, e che erutta ogni 4-5 minuti colonne d'acqua alte fino a 20 metri. Lo spettacola gia' da lontano e' veramente affascinante, ed e' generato dall'acqua bollente in profondita' che erutta violentemente quando e' bloccata da altra acqua piu' fredda in superficie. Il fenomeno quando si genera dura complessivamente pochissimi secondi, dopodiche' ritorna la calma sulla pozza che ha generato l'esplosione.
In tutta l'area ci sono inoltre molte sorgenti di acqua caldissima, grandi piscine ribollenti e caratterizzate spesso da vivaci colori dati dai depositi minerali, che creano un'atmosfera di grande suggestione, completata dall'eruzione periodica del geyser.
Mentre a malincuore lasciamo la localita' dopo la lunga visita, vediamo una colossale nuvola di vapore emergere dal suolo, a pochi metri da Strokkur : evidentemente il grande Geysir non e'del tutto spento, e del resto tutta l'area e' tuttora parecchio attiva
. Facciamo pochi chilometri e raggiungiamo un'altra delle piu' grandi attrattive dell'isola, la cascata di Gullfoss. Questa si preannuncia gia' da lontano con una evidente nuvola di vapore generato dal grande fiume Hvita che incontra un salto di piu' di trenta metri, su due livelli. Il panorama che ne risulta e' veramente grandioso.
Ci incamminiamo sul crinale del canyon formato dall'erosione delle acque, mentre le ragazze incuranti della pioggerella formata dagli spruzzi percorrono un sentierino che porta fin nei pressi delle acque turbinose. Dopo una incredibile quantita' di scatti fotografici, ritorniamo al posteggio e consumiamo un veloce panino nell'annesso locale.
Il tempo oggi ci conforta, e allora decidiamo di realizzare per intero il nostro programma di oggi tentando di raggiungere la localita' di Hveravellir percorrendo la strada di Kjolur, situata nell'interno dell'isola a poco piu' di un centinaio di chilometri. La strada diventa subito sterrata, ma comunque in condizioni ancora accettabili, mentre noi non abbiamo nessun problema con il nostro robusto mezzo.
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