pag. 18 Indice Brasile |
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Ad una settantina di chilometri da Corumba' lasciamo la strada principale e deviamo a destra prendendo l'Estrada Parque, una strada sterrata lunga piu' di cento chilometri che si addentra nel Pantanal del Sud, dal fondo abbastanza discreto.
Incontriamo diverse grandi mandrie di buoi accompagnate da mandriani a cavallo; il Pantanal del Sud e' infatti caratterizzato, oltre alle zone boscose, anche da vaste praterie, terreno ideale di vasti allevamenti.
Effettuiamo diversi avvistamenti di uccelli, tra cui pappagalli di molte specie e dimensioni, con alcune are giganti veramente splendide.
Lasciamo il nostro automezzo nel parcheggio e trasbordiamo i nostri bagagli su dei piccoli carrelli; mediante una lunga passerella di legno sopraelevata anch'essa raggiungiamo la reception e quindi le nostre sistemazioni. Visto che siamo in tempo, sono appena le 14, riusciamo ancora a fare pranzo nel grande edifico centrale adibito a reception e ristorante.
Ci viene quindi proposto di fare subito una delle escursioni previste nel nostro soggiorno sul Rio Miranda, che scorre poco distante, e quindi ci rechiamo presso il vicino imbarcadero. Qui saliamo in barca in compagnia di una persona al timone e di un altro accompagnatore come guida. Il percorso sul grande fiume anche stavolta e' interessante, e vediamo fin da subito diversi animali. L'imbarcazione percorre tratti a velocita' piu' elevata e tratti a velocita' piu' ridotta.
In uno di questi ultimi passa piuttosto vicino ad una sponda del fiume alta alcuni metri sul pelo dell'acqua; Elio, gia' da un po' di tempo auspicava di riuscire a vedere qualche serpente, magari un anaconda, che pero' oltre ad essere animali che si muovono preferibilmente di notte sono anche piuttosto rari. Questo desiderio probabilmente gli aguzza la vista e, ad un certo punto, gli fa vedere qualcosa in un buco nella sponda. La barca si ferma e ritorna indietro, e con un po' di fatica a causa di alcuni rami si porta quasi accostata alla sponda; ora possiamo guardare meglio e vediamo che la buca e' veramente la tana di un grosso serpente, che i nostri accompagnatori identificano come un giovane anaconda.
A questo punto possiamo vedere per bene l'anaconda, che e' si' un esemplare giovane ma comunque di quasi tre metri di lunghezza. Lo fotografiamo cento volte e lo accarezziamo un po' mentre la nostra guida lo tiene tra le mani. Quindi lo rilasciamo in acqua e lui scivola via veloce e un po' seccato.
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